Nell’anonimo contesto della zona industriale di Padova è stato recuperato e ampliato uno stabilimento degli anni ’90, realizzando la nuova sede italiana di Schüco.
L’assenza di elementi significativi di dialogo ha determinato scelte progettuali “introverse” in cui le varie parti costruite hanno il loro fulcro nello spazio a verde ricavato tra il nuovo corpo direzionale/espositivo e il magazzino produttivo esistente schermato da un lungo setto curvo in calcestruzzo che si contrappone agli spazi espositivi a doppia altezza. Il nucleo che abbiamo pensato per la nuova sede pertanto è un vuoto, non un pieno , un’area verde, non un volume costruito. Una scelta che vuole porre la natura al centro di un progetto al alto contenuto tecnologico.
Importante compositivamente è l’articolato percorso trasversale del primo piano in cui si innestano e rapportano le varie parti, che si conclude nel bowindow emergente dal fronte sud. Dinamicità di forme e percorsi trasmettono un’immagine “viva” e in evoluzione dell’azienda, stabilendo sempre diversi rapporti visivi tra interno/esterno, tra interno/interno, tra luoghi di lavoro e spazi di pausa; l’uso di linee inclinate per definire spazi e percorsi provoca tensioni visive e incrementa la fluidità delle connessioni tra i volumi.
(fotografie @ Daniele Domenicali)