Il tema del progetto, quantomai attuale, è la rigenerazione e la qualificazione di un mediocre fabbricato produttivo prefabbricato all’interno di un’anonima zona artigianale, simile alle tantissime sparse nel territorio veneto.
Il rigido impianto originario viene dinamicamente scomposto nella testata sud in cui, su tre livelli, sono distribuiti gli uffici e gli showroom dell’azienda; le facciate sono ritagliate dagli imbotti svasati e inclinati, con profondità progressive, che le connotano con un linguaggio contemporaneo e ben riconoscibile anche al passaggio veloce lungo la strada statale.
Una texture di fasce metalliche verticali, opache, ruvide, color cacao, avvolge e unifica i volumi del progetto, contrapponendosi al bianco delle svasature che inquadrano i serramenti e dei volumi arretrati dei piani terra e secondo.
Lo spazio dalla reception è la spina dorsale verticale a tripla altezza della composizione architettonica: da essa si diramano i percorsi segmentati che distribuiscono i tre livelli; la scala sospesa, sagomata in calcestruzzo armato, fluttua nel volume assieme agli anelli luminosi che, come una corrente d’aria, entrano in tutti gli ambienti.