La notevole valenza ambientale del sito, con la dominante vista sul Montello e sui resti della Certosa, hanno avuto un ruolo determinante nel progetto che aveva due obiettivi prioritari:
– trovare una composizione aperta ed in stretta e reciproca relazione con il contesto limitrofo e non chiusa e “auto concludente” all’interno dell’ambito, mitigando la presenza del lungo edificio in linea a sud-ovest;
– realizzare degli spazi pubblici fortemente relazionati con quelli privati che si sviluppassero con una composizione articolata in grado di determinare dei luoghi di passaggio e di sosta e delle viste interessanti.
Il progetto risponde a questi obiettivi con un asse pedonale che inquadra visivamente i resti della Certosa, costituente la “spina dorsale” a cui si raccordano tutte le parti dell’intervento: un ampio spazio piano ribassato per la circolazione, il parcheggio e l’accesso alle autorimesse, circondato da muri di diversa altezza che contengono i piani verdi inclinati e i percorsi pedonali. Trattasi di un sistema integrato tra verde, percorsi e aree edificabili in cui, senza soluzione di continuità, le varie parti si legano con coerenza e fluidità e la costante presenza di muretti in pietra sancisce ulteriormente l’integrazione delle parti.