La centralità dell’area nel tessuto urbano, la vicinanza con la villa Barbaro ed il suo parco e la difficile forma dell’area hanno guidato la progettazione di questo residence, composto da 30 unità, di forma allungata plasmata dal luogo, in cui i vuoti ed i pieni, nei cambi di direzione, si intersecano e compenetrano in un continuom articolato che in qualche modo prende a riferimento le cortine edificate del piccoli centri storici locali, presenti anche a Ponzano Veneto, formati per accostamento di volumi diversi che, allineandosi alle strade ne seguono l’andamento sinuosamente.
Nella ricerca compositiva dei volumi e dei profili, nella scelta dei materiali, nell’analisi dei coni visuali, si è cercato, partendo dai caratteri tipologici e morfologici della tradizione architettonica veneta, di utilizzarli con un linguaggio architettonico contemporaneo che si inserisca con “dialogo” e “rispetto” nel tessuto urbano, relazionandosi visivamente con il parco e la villa.
L’attacco a terra definisce una zona pubblica a nord molto “permeabile”, visivamente e nei percorsi, divisa da un ampio portico di passaggio dalla zona sud destinata alle residenze ed ai relativi giardini di pertinenza. Tale impianto determina degli spazi di comunicazione e di relazione completamente integrati e accessibili dai marciapiedi pubblici delle due strade che cingono l’ambito.